La “Sindrome del muscolo Piriforme” è una condizione dolorosa comune e non responsiva alle terapie antinfiammatorie comuni. È caratterizzata da un dolore in regione glutea di tipo trafittivo, costante, spesso accompagnato da una sciatica mozza (così definita perché non scende oltre il ginocchio), esacerbato dalla posizione seduta o durante il cammino.
La causa dell’insorgenza di questo dolore è di natura viscerale. A causa di motivi diversi (spesso di natura traumatica come una caduta, alcuni sport come ciclismo o jogging, lassità del muscolo trasverso dell’addome e di conseguenza respirazione non diaframmatica) si determina una condizione di enteroptosi o ptosi intestinale. Questa condizione, insieme alla nefroptosi, è stata descritta dal Dott. Aufrecht di Magdeburgo nel 1904 e ripresa nel 1905 da Frant Glénard (1840-1920) nel suo studio De la sangle pelvienne contre l’entéroptose.
La Ptosi intestinale avrà come conseguenza una perturbazione su uno o più dei seguenti muscoli: muscolo psoas, muscolo ileo, muscolo ileopsoas, muscolo piriforme. In questa condizione è contemporaneamente presente un blocco del tratto toraco lombare T11-T12, un blocco della articolazione sacroiliaca omolaterale ai muscoli sopracitati e talvolta anche un blocco di L5.
Questo è il motivo della non responsività alla terapia farmacologica e per questo il dolore non passa massaggiando il solo muscolo piriforme. Oltre a liberare le zone in disfunzione è importante associare alcuni esercizi per migliorare la respirazione diaframmatica ed esercizi circolatori coerenti con la causa di insorgenza dell’enteroptosi.
Lo spasmo del muscolo Piriforme è spesso associato anche ad un’altra condizione dolorosa: la “Sindrome del Canale di Alcock”. In questa sindrome estremamente dolorosa, oltre al muscolo Piriforme, si ha la contrazione del muscolo otturatore interno, responsabile dello schiacciamento del nervo e dei vasi pudendi che passano in una piega della sua fascia.