Dolore pelvico e vulvodinia
Il dolore pelvico e la vulvodinia sono una condizione dolorosa della zona dei genitali sia maschili che femminili la cui eziologia è sconosciuta. È caratterizzata da ipertono dei muscoli del pavimento pelvico, dolore, spesso associata a sintomi urinari e defecatori (sindrome da defecazione ostruita).
I sintomi perineali possono essere:
- Dolore urente, pungente, trafittivo
- Rapporto sessuale doloroso
- Dolore coitale o postcoitale
- Difficoltà di erezione
- Anorgasmia
- Ipersensibilità a livello della vulva
- Prurito
- Irritazione
- Pulsazioni
I sintomi possono essere avvertiti per tutto il tempo o una volta ogni tanto:
- Attività come camminare, sedersi, avere rapporti sessuali
- Durante il riposo
La diagnosi per la vulvodinia e il dolore pelvico è di tipo differenziale. I dolori perineali si possono associare infatti a varie patologie, per esempio infezioni o problemi neurologici e quindi, in sede di diagnosi, lo specialista deve innanzitutto escludere altri disturbi.
La diagnosi di vulvodinia è positiva se:
- Swab test positivo
- Sintomi perdurano per più di tre mesi
La diagnosi per il dolore pelvico è invece effettuato per esclusione di altre cause e se il problema persiste per oltre tre mesi.
La diagnosi deve essere supportata da indagini plurispecialistiche in cui vengano coinvolte le figure del proctologo, ginecologo, dell’urologo-andrologo, dell’uroginecologo, dello psicologo, del nutrizionista, dell’osteopata e del fisioterapista: solo così si potranno adottare i migliori mezzi per trovare un risultato efficace.
CAUSE
Al suo instaurarsi e/o al suo mantenimento possono concorrere:
- Lesione dei nervi che circondano l’area vulvare
- Infezioni vaginali e vescicali precedenti e recidivanti
- Spasmo muscolare e debolezza del pavimento pelvico
- Congestione pelvica
- Problematiche biomeccaniche della colonna e degli arti
- Intolleranze/sensibilità alimentari
Il perineo va considerato come la vittima di altre disfunzioni che il corpo non è più in grado di compensare. Ciò dovuto al fatto che sul bacino convergono le linee di forza provenienti dall’alto e dal basso. Per cui qualsiasi disfunzione avrà un effetto su questa struttura. Ma quando parliamo di disfunzioni biomeccaniche della colonna vertebrale, del bacino e degli arti dobbiamo tenere in considerazione le strette relazioni di questi con la muscolatura, le fasce, il sistema nervoso, la parte viscerale e il sistema cardio-circolatorio.
Per trattare il dolore pelvico è dunque indispensabile un approccio olistico in quanto il nostro essere e il nostro corpo sono un complesso funzionale che risente di molteplici influenze. E molteplici influenze possono condurre a molteplici concause disfunzionali. Occorre quindi ristabilire l’equilibrio e l’armonia del corpo agendo contemporaneamente su più fronti.