Come alleviare il dolore
La ragade anale è una ferita lineare dell’ano, spesso unica e solitaria, e solitamente situata

nella parte posteriore. La presenza di ragadi e fessurazioni in altre sedi o multiple debbono far pensare ad altri disturbi primi fra tutti le malattie infiammatorie croniche come il morbo di Crohn, per cui il consiglio è quello di contattare uno specialista.
Di solitono si manifesta in soggetti stitici, ciò dovuto ad un ipertono dello sfintere anale interno/esterno spesso associato ad una dissinergia pubo-rettale che creano una lacerazione dello sfintere ad ogni atto defecatorio. Questo non permette la guarigione della ferita che viene sempre rinnovata oltre al fatto che l’ipertono determina una microischemia che rallenta la guarigione spontanea della ferita. Alla sua formazione concorrono anche le cicatrici conseguenti ad interventi chirurgici locali data la minore elasticità del tessuto cicatriziale. Altra causa della formazione della ragade e dell’ipertono anale potrebbe essere una disfunzione biomeccanica della colonna vertebrale in quanto è da essa che fuoriescono i rami nervosi responsabili del controllo del tono muscolare.
Il dolore è il sintomo più frequente, spesso inizia al momento della defecazione stessa e tende poi a durare da alcuni minuti fino a diverse ore dopo l’evacuazione. Può capitare la perdita di qualche goccia di sangue.
Con la Riabilitazione del Pavimento Pelvico si impara a risolvere il problema attraverso un percorso di rieducazione funzionale mirato all’apprendimento di come rilasciare in modo efficiente e funzionale lo sfintere anale, correggendo la eventuale concomitante presenza di una dissinergia pubo rettale. Questo risultato si ottiene attraverso esercizi specifici e l’eventuale utilizzo di biofeeback perineale e/o elettrostimolazione funzionale. Attraverso manovre osteopatiche e fisioterapiche è invece possibile correggere eventuali disfunzioni biomeccaniche e miofasciali così da riequilibrare il tono muscolare.